Se avete ricevuto dei soldi per il vostro compleanno, state attenti alla somma perché potrete rischiare grosso e non lo sapevate.
Quando arriva il momento del proprio compleanno, non c’è niente di più bello di scoprire quali sono i regali a cui hanno pensato i propri cari. Non sempre c’è bisogno di pensieri troppo costosi, alle volte viene più apprezzato il regalo che sia pensato e che possa venirci in aiuto in base a quelle che sono le nostre esigenze. O a ricordi di un particolare momento vissuto insieme. Quando non si hanno troppe idee, anche i soldi sono una soluzione congeniale e che fa sempre piacere.
Se anche voi di recente avete festeggiato il vostro compleanno e i vostri cari vi hanno regalato dei soldi, dovete però in realtà state molto attenti. Tenendo conto di quella che è la somma ricevuta. Forse ancora non lo sapevate infatti, ma potreste andare incontro ad una stangata non da poco. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, è quello che dice la legge.
Soldi per il compleanno: state attenti alla somma ricevuta
Probabilmente non ci avevate mai pensato prima d’ora, ma anche per i soldi ricevuti come regalo di compleanno potrebbe esserci una grossa controindicazione che gioca a vostro sfavore. Si tratta di una stangata a livello finanziario che è prevista dalla Legge e che dovreste tenere sempre in mente, in base alla somma che avete ricevuto. In certi casi infatti, potreste essere tenuti a dover pagare le tasse.
Se il regalo ha una somma importante di denaro prevista, allora ecco che scatta il caso dell’imposta di donazione. Che nel nostro Paese cambia in base all’importo e al legame di parentela di chi ce lo dona. Per l’utilizzo di contanti, infatti, se il regalo supera i 4999 euro è necessario che avvenga con dei mezzi di pagamento tracciabili.
Non ci sono invece limitazioni per i regali di modico valore e non deve per forza avvenire tra parenti in questo caso. Può avvenire anche tra amici, a patto che non impoverisca chi dona e non arricchisca chi lo riceve. I regali in soldi non rientrano nella dichiarazione dei redditi. Ma se le somme rimangono nel conto corrente o nel libretto di risparmio possono influire sull’ISEE poiché quest’ultimo prende in considerazione le giacenze medie dei rapporti bancari.