Da Tunisi a Damasco, le persone hanno dimostrato di non avere più paura, e a rischio della propria vita hanno scelto di protestare e di farlo con tutta la loro voce. I governi europei hanno invece chiuso le frontiere, abbandonando gli attivisti al loro destino. Di questo parlerà Osservatorioiraq.it domani, martedì 1° novembre, alle 18.15 al Salone dell’editoria sociale di Roma, con Alberto Negri, Ismael Dawood e Antonio Petrillo.
A mani nude contro i dittatori sarà un’occasione per raccontare le storie dei protagonisti delle rivolte arabe degli ultimi mesi raccolte da Osservatorioiraq.it, invocando la loro protezione e riflettendo sulle nostre responsabilità, sulla scia dell’impegno di Un ponte per…
Per ascoltare la voci della società civile irachena, che è stata “liberata” otto anni fa, ma che recentemente è di nuovo scesa in piazza per chiedere giustizia sociale e fine della corruzione, attraverso le parole dell’attivista Ismaeel Dawood e del professor Antonio Petrillo, con il suo libro sulle “Retoriche sullo scontro di civiltà”.
Infine per riflettere su come il giornalismo italiano ha affrontato la primavera araba, con l’intervento dell’inviato de Il Sole 24 ore, Alberto Negri, che ha seguito i più importanti eventi internazionali degli ultimi venticinque anni dal Medio Oriente all’Africa.
Consapevoli che quello che a cui stiamo assistendo in quella regione del mondo potrebbe essere l’anteprima di ciò che accadrà anche in Europa, dove la crisi economica sta alimentando la formazione di un enorme sottoproletariato intellettuale senza speranze per il futuro, un serbatoio di malcontento che è stato il vero protagonista delle rivolte.
October 31, 2011
Allegati: Locandina1novembre.jpgEgitto,Iraq,Libia,Siria,Tunisia,Yemen,Articoli Correlati:
- Tunisia: una vittoria anche per i feriti della rivoluzione
- Tunisia: le ‘stravaganze’ di Ennahda all’indomani delle elezioni
- Tunisia: rapporto sulle elezioni per l’Assemblea Costituente
- Tunisia: la rivoluzione dei gelsomini vista dai cyber-attivisti di Nawaat
- Dalla “primavera araba” alla “primavera islamica”
- Israele e gli islamisti: parliamone
- Da Tunisi a Parigi, in piazza per i diritti
- Le manifestazioni non smettono mai, a Tunisi
- Tunisia: la prima Assemblea costituente dal 1956
- Tunisia: tra una partita di calcio e l’altra, scende in campo la nuova squadra politica
- Rivoluzioni arabe alla ricerca di “responsabilità”
- Tunisia: l’esercito ‘torna alla base’
- Tunisia, Souad Abderrahim: le madri single sono la “vergogna” del paese
- Tunisia ed Egitto: i partiti islamici alla prova di governo
- Tunisia: tra nubifragi, coprifuoco e “cambi di vento”, la primavera è finita?
- Tunisia: risultati e squalifiche, l’incertezza post-elettorale
- Il conflitto d’interessi sbarca in Tunisia, Al Aridha sotto accusa
- La nuova Tunisia di Ennahdha. Intervista ad Osama Al Saghir
- Il Sakharov a Mohamed Bouazizi e agli altri attivisti della Primavera araba
- Moncef Marzouki: “ora una Tunisia moderna e rispettosa dell’identità islamica”
- L’attivista Oday Hatem: chi ostacola la democrazia in Iraq?
- Un veterano dell’Iraq alla testa del movimento “Occupare Oakland”
- Incontro: “l’Iraq otto anni dopo”, un paese distrutto
- Ricordando Falluja
- Iraq: ex baatista arrestato e torturato per “complotto” contro Maliki
- Le conseguenze della guerra: il mercato delle donne irachene
- Dietro al nucleare iraniano, la sconfitta irachena
- Iraq: il mistero dei miliardi “scomparsi”
- Iraq, 2003/2011: a otto anni dalla caduta di Saddam Hussein
- Colf, domestiche, badanti “schiave”: una tragedia comune alle due rive del Mediterraneo
- Pulizia sessuale’: in carcere 22 iracheni. Senza un’accusa
- Kurdistan iracheno: in discussione nuova legge per diritto a manifestare
- Iraq: denuncia contro la base americana, in aumento casi di tumore
- Iraq, Fallujah: i figli dell’uranio arricchito
- Iraq: i diritti delle donne possono attendere
- Iraq: la bagarre sulla legge petrolio/gas e la mossa di al-Maliki
- Iraq: a chi serve la presenza americana?
- Analisi/Iraq: il ritiro americano e le questioni irrisolte
- Iraq: la società civile corre sulle strade di Erbil, al via la III conferenza ICSSI
- Il Kurdistan non è un paese per donne
- Iraq: migliaia di sfollati in fuga dai bombardamenti
- Iraq, petrolio: “nuovi torbidi” accordi con la Shell?
- Iraq: quando il silenzio uccide
- Iraq: giovane di Piazza Tahrir rapita e torturata
- Iraq: grande mobilitazione per la maratona e la conferenza di Erbil