La censura del governo ha colpito anche loro.
A inizio gennaio, i funzionari della sicurezza presenti all’aeroporto di Teheran hanno confiscato il passaporto al grande musicista persiano Majid Derakhshani, in procinto di partire per Dubai.
Le guardie non hanno dato nessuna spiegazione sul divieto di viaggio, ma Derakhshani si è detto sicuro che il motivo sia la presenza di cantanti soliste sui suoi recenti videoclip, in cui compare insieme alla sua band composta praticamente di sole musiciste, i Mah Banoo.
“Credo che [le autorità] non vogliano che le donne si esibiscano nel canto solista, nemmeno se indossano l’hijab”, ha detto il musicista al quotidiano iraniano Etemad, e ha aggiunto che lui e gli altri membri dei Mah Banoo sono stati interrogati più volte dalla polizia negli ultimi mesi.
Derakhshani è probabilmente il più noto suonatore di tar e setar (strumenti a corde pizzicate della tradizione iraniana e dell’ Asia Centrale) del paese.
Nato in Iran da una famiglia di artisti, ha studiato con il leggendario musicista Mohammad Reza Lotfi, e ad oggi la sua esperienza, abilità e virtuosismo gli sono valsi il titolo di venerabile Ustad (maestro).
Ha suonato con numerosi musicisti di fama internazionale e uno dei suoi scopi è sempre stato quello di permettere all’occidente di familiarizzare con la musica classica iraniana, restando aperto a tutte le suggestioni e senza disdegnare le sperimentazioni coraggiose.
I video che probabilmente hanno allarmato la censura, compreso quello che qui vi proponiamo, sono stati caricati su internet e Youtube e sono stati visti da migliaia di persone, oltre che trasmessi da canali satellitari in lingua persiana fuori dell’Iran.
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Domenica, Marzo 8, 2015 – 12:00di: Anna ToroIran,