Naspi e Decreto Coesione, cambia tutto: adesso bisogna rispettare questa regola

La Naspi può essere provvidenziale per chi ha perso il lavoro, con l’approvazione del Decreto Coesione si deve però agire in modo diverso.

Perdere il lavoro è una circostanza che ovviamente nessuno si augura di dover affrontare, ma che purtroppo non può essere esclusa. Si tratta infatti di una situazione che si ritrovano a vivere non solo le persone che non ottengono il rinnovo del contratto al momento della scadenza (pochi ne hanno uno a tempo indeterminato), ma anche chi lavora in un’azienda che improvvisamente chiude a causa della crisi.

Naspi come è cambiata
Perdere il lavoro può essere davvero spiacevole – Foto: Canva – Osservatorioiraq.it

In casi simili essere preda dello sconforto è più che naturale, a maggior ragione se si ha una famiglia da mantenere o si devono sostenere spese fisse come quelle previste per mutuo o affitto. Usufruire della Naspi, nota anche come indennità di disoccupazione, può essere quindi fondamentale, anche se solo per un breve periodo.

La Naspi o indennità di disoccupazione rappresenta un assegno mensile che viene erogato dall’INPS a chi perde il lavoro in seguito al licenziamento (vale anche il mancato rinnovo del contratto), anche per giusta causa. In quest’ultimo caso rientrano quini anche le persone che hanno scelto di lasciare il proprio ruolo perché subivano mobbing (questo deve essere necessariamente provato) o perché non ricevevano come previsto lo stipendio. Non è invece possibile ricevere alcuna cifra se si sceglie volontariamente di dare le dimissioni.

La Naspi è cambiata: ecco cosa si deve fare

Tra le condizioni previste per averne diritto c’è anche l’aver maturato almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti e avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contribuzione.

Naspi come è cambiata
La riforma vuole aiutare a trovare un nuovo lavoro – Foto: Canva – Osservatorioiraq.it

Si tratta inevitabilmente di un’agevolazione importante, ma che prevede una serie di procedure da seguire se si vuole avere la garanzia di riceverla. L’approvazione del Decreto Coesione porta ad alcuni cambiamenti, che è bene conoscere.

Da quando è entrato in vigore il provvedimento lo scorso 7 maggio, è infatti obbligatoria l’iscrizione d’ufficio al Siisl, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa che già gestisce chi richiede l’assegno di inclusione. Si tratta di una piattaforma che può rivelarsi davvero utile, creata in collaborazione tra Ministero del Lavoro e INPS, che permette i usufruire di una serie di percorso personalizzati per poter trovare un nuovo impiego e ridurre così il periodo di inattività.

Nel momento in cui si inizia a ricevere la Naspi si viene così iscritti d’ufficio al sistema, successivamente è necessario sottoscrivere il patto di attivazione digitale e il patto di servizio. Da allora inizia anche il lavoro dei Centri per l’Impiego, che dovranno impegnarsi in maniera attiva per aiutare chi è disoccupato.

Trovare lavoro sarà più semplice

La piattaforma servirà poi per ricevere eventuali proposte di orientamento, che possono essere efficaci per migliorare le proprie competenze, ma anche offerte di lavoro. Nessun problema per chi non dovesse essere particolarmente abile con la tecnologia, i dati vengono precompilati così da evitare dimenticanze o errori grazie ai dati presenti negli archivi pubblici.

Chi non dovesse provvedere all’iscrizione va incontro a sanzioni, quali la riduzione o la perdita del sussidio e dello stato di disoccupazione. Insomma, bastano pochi minuti per agire ma che possono essere provvidenziali.