La Palestina dei 47 Soul: un sound futuristico tra festa e riflessione

Ogni loro concerto finisce in una trance collettiva da ballo scatenato.

Si definiscono una “electro-mijwez, shamstep, choubi band”: sono i 47 Soul, collettivo di musicisti di origine palestinese e siriana nato ad Amman, Giordania, nella primavera 2013.

I componenti hanno tutti una ricca storia musicale alle spalle, insieme hanno suonato in numerosi festival internazionali e sono oggi alle prese con un crowdfunding per la registrazione del loro primo album.

La loro è una musica in cui la dabke palestinese si mescola con la sua variante irachena, lo choubi, a cui si aggiungono coloriture dub e reggae, in un originale ed energico crogiolo di apporti diversi che rende tangibile l’idea della rottura di ogni confine, non soltanto musicale.

Nonostante i membri della band ci tengano a rimarcare l’aspetto ludico della loro musica, i temi trattati nelle canzoni sono perlopiù temi politici legati alla questione palestinese, che però viene affrontata con una leggerezza intelligente e genuina:

la Palestina, sembra dirci 47 Soul, non è solo lacrime e sangue, ma riesce in qualche modo ancora a farci ballare.

Il video che vi proponiamo è stato girato durante un live ad Amman e s’intitola “Jahrusalem”.

Per leggere l’approfondimento e l’intervista al membro della band Tareq Abu Kwaik, clicca qui.

Sabato, Aprile 4, 2015 – 21:45di: RedazioneGiordania,Palestina,Siria,

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