di Rino Finamore
“L’Europa di domani potrebbe non essere più bianca, bensì nera, dal momento che ci sono milioni di persone che vogliono entrarci. Non sappiamo cosa succederà, quale sarà le reazione dei bianchi cristiani europei di fronte all’avanzata di affamati e ignoranti neri africani? Non sappiamo se rimarrà un continente unito e avanzato o se sarà distrutto, come è accaduto con le invasioni barbariche”.
E ancora: “L’asilo politico? Una menzogna diffusa. Chiedono asilo politico? Gli africani non ne hanno bisogno, è gente che vive nella foresta o nel deserto. Se dovessimo ascoltare Amnesty International tutti potrebbero muoversi e vi trovereste tutta l’Africa in Europa”.
La situazione degli immigrati in Libia non è mai stata facile. Da sempre senza diritti, usati come manodopera e merce di scambio per accordi politici con gli Stati vicini, ma anche con l’Europa.
La Libia non ha mai ratificato la convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati, e dunque non avrebbe mai potuto proteggere effettivamente gli stranieri dal rischio di essere rinviati nei loro paesi di origine, in cui sarebbero tornati a essere vittime di persecuzione o di conflitti ancora in corso.
Ciononostante l’Europa e l’Italia hanno versato milioni di euro nelle casse del Colonnello per fermare l’immigrazione, e sembra che alcuni risultati siano stati pienamente raggiunti, soprattutto con gli accordi bilaterali Italia-Libia.
Ma a quale prezzo?
Numerosi rapporti descrivono la difficilissima situazione dei migranti africani in Libia, ma il più completo e ricco di informazioni è sicuramente quello di Human Rights Watch dal titolo “Scacciati e schiacciati”. .
Allora perché tutti questi “ africani ignoranti” avrebbero dovuto combattere e versare il loro sangue per il loro aguzzino dopo anni di violenze e di repressione?
E’ chiaro che Gheddafi ha usato il denaro europeo per assumere questi immigrati tra le fila delle sue forze di sicurezza, ben prima che la rivoluzione cominciasse.
Da sempre, a causa delle difficili condizioni di vita e della disoccupazione, ci sono stati flussi migratori dall’Africa subsahariana verso il nord e l’Europa, ma nel caso della Libia le nostre responsabilità sono più che evidenti.
Il Vecchio Continente ha lasciato nelle mani del Colonnello migliaia di migranti subsahariani, e non in virtù di politiche migratorie basate su accordi internazionali, ma per pura indifferenza verso milioni di persone costrette da cause di forza maggiore a cercare una vita migliore al di fuori dei loro paesi d’origine.
December 15, 2011
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