Tunisia. Le conclusioni del Forum Sociale sulle Migrazioni

Abbattimento delle frontiere, rafforzamento delle reti, diritto alla mobilità e dignità dei migranti sono state le parole d’ordine del Forum Sociale Magrebino sulle Migrazioni di Monastir, appena concluso. Tante le idee progettuali e un documento comune redatto dai partecipanti.

Abbattimento delle frontiere, rafforzamento delle reti, diritto alla mobilità e dignità dei migranti sono state le parole d’ordine del Forum, che si è concluso con un documento comune redatto dai partecipanti nel corso della plenaria di questa mattina.

La terza giornata del FS aveva come obiettivo di concretizzare le discussioni svolte nei tavoli tematici dei giorni scorsi e di valorizzare le sinergie tra le varie organizzazioni del bacino Sud e Nord del Mediterraneo.

In particolare, tra le proposte di maggiore interesse che sono state assunte come priorità, c’è la creazione di un Osservatorio sulle migrazioni, che ha l’ambizione di essere uno strumento che rafforzi il lavoro di ogni organizzazione nel proprio paese.

L’osservatorio avrà come obiettivo innanzitutto di divenire la voce comune di una rete internazionale di attivisti, associazioni, sindacati e realtà di movimento delle due rive, per la promozione dei diritti e della dignità innanzitutto dei migranti.

La creazione di questa rete non solo permetterà lo scambio, il confronto e il rafforzamento delle sinergie, ma anche di avere una maggiore forza nel richiedere alle autorità competenti (UE e governi del nord e del sud) di fornire informazioni rispetto a chi è morto nella traversata e di chi invece è stato rinchiuso nei CIE.

L’osservatorio inoltre intende agire nei confronti delle autorità pubbliche magrebine ed europee e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle diverse questioni legate ai processi migratori. Infatti ancora una volta è stato sottolineato quanto i diritti dei migranti siano di tutti e di come i diritti a lavoro, casa, istruzione, sanità siano legati alla cancellazione delle leggi che creano la clandestinità e obblighino i migranti a rischiare la vita per trovare la propria dignità.

Un’ulteriore rivendicazione presente nel documento finale del Forum, strettamente legata ai temi precedenti, consiste nel richiedere l’abrogazione degli accordi bilaterali di mobilità sottoscritti tra UE e Marocco e tra UE e Tunisia.

E’ invece stata rigettata con forza l’ipotesi di richiedere una moratoria alle espulsioni, non volendo riconoscere la legittimità a queste scelte politiche.

L’urgenza nel trovare una soluzione al dramma dei rifugiati, con una particolare attenzione rivolta a palestinesi, siriani e coloro che dopo la guerra in Libia sono arrivati in Tunisia, e che ancora oggi dopo tre anni vivono nel limbo rappresentato dal campo di Choucha, è stata posta continuamente e rimane un punto centrale della discussione.

Inoltre, nella plenaria di questa mattina (il 21 aprile, ndr), un attivista della Carovana organizzata da Ya Basta e Un Ponte Per… ha nuovamente promosso i principi della Carta di Lampedusa, che è stata ripresa in altri interventi nel corso di questi tre giorni e sottoscritta da ulteriori organizzazioni presenti al Forum, le quali, nei propri paesi e settori di intervento, agiranno per l’affermazione dei diritti e dei principi della Carta.

Nei prossimi mesi la sfida è quella di concretizzare questi passaggi al fine di proseguire un percorso che possa portare alla realizzazione di un Mediterraneo aperto, inclusivo e solidale.

*Le carovane “Sulle rotte dell’Euromediterraneo” in Tunisia, Turchia e Libano sono state organizzate da Un Ponte per …, Coalizione Ya Basta Marche, Nordest, Emilia Romagna e Perugia. I report completi dell’iniziativa sono disponibili sui siti Globalproject.info e Unponteper.it. Per tutti gli aggiornamenti dal Forum clicca qui e qui. Info e contatti generali: info@yabasta.it, solidarieta@unponteper.it. Media partner dell’iniziativa: Nena News, Osservatorio Iraq, Progetto Melting Pot Europa, CORE oline. Segui le carovane su Twitter #caromed.

April 22, 2014di: RedazioneLibano,Libia,Marocco,Siria,Tunisia,Turchia,Articoli Correlati:

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