Una rilettura della più famosa raccolta araba di racconti, guardata da una prospettiva nuova: quella della cucina. Usi e costumi di una tradizione gastronomica senza tempo analizzati da Malek Chebel e serviti in tavola da Kamal Mouzawak.

 

La cultura e la storia di un popolo passano attraverso la sua tavola: “ancor prima della lingua, è la cucina ad attingere a tutte le arti”. A ricordarcelo è “A tavola con Shahrazad”, volume uscito per Donzelli Editore, che mescola insieme le parole di Malek Chebel, antropologo e filosofo di origine algerina, con all’attivo saggi sull’Islam e, appunto, su “Le mille e una notte”, con le ricette del libanese Kamal Mouzawak, cuoco, insegnante e fondatore di Souk al-Tayeb, farmer market con cucina a Beirut, convinto che il cibo sia la nostra identità: “Il gusto – afferma – è l’unica cosa che ci porteremo fino alla tomba”.

Se nella prima parte, è il labirinto de “Le mille e una notte” a farci perdere tra odori, colori e sapori di un Oriente immaginario e sensuale, nella seconda ci vengono svelati i segreti nascosti dietro ai tanti piatti che nel libro arabo la fanno spesso da padrone.

Un atlante del gusto e un viaggio emozionante attraverso usi e costumi di una terra da favola, a metà strada tra l’analisi e la contestualizzazione del romanzo, e il manuale della cuoca provetta. Ma anche qualcosa in più: un ritratto reale di quello che il mondo arabo, e il Medio Oriente in particolare, ancora è, perso tra cotture lente e preparazioni elaborate, riti e rituali, in un viaggio tra suggestioni, finzioni, leggende e verità.

“I racconti a matrioska tramandati oralmente da un personaggio fittizio […] fungono da specchio dell’umanità per quel che di splendido e terrificante essa possiede”.

Shahrazad è la donna nuova, è il simbolo di una femminilità diversa, che esce dalla tradizione e si getta nella vita.

Shahrazad è uscita dalla cucina, dal buio della casa del padre, per insinuarsi prima nel letto, poi nella testa e infine nel cuore del sultano, affrancando tutte le altre donne; Shahrazad attraversa da sola un altro buio, quello di mille e una notti, e lo rischiara con racconti meravigliosi che portano alla luce dell’alba, spazzando via quel velo di paura che le tenebre portavano con sè tra le ombre del palazzo.

Non è solo simbolo di una intelligenza agile: Shaharazad impara quello che è il suo ruolo in una società maschilista e patriarcale, lo fa suo, e lo riusa a suo favore, salvandosi la vita.

Le descrizioni lunghe e cadenzate che riempiono ore e ore nel racconto della ragazza, derivano dall’esperienza: ogni sua parola ha un riscontro nel reale, ogni situazione, ogni personaggio. Così come ogni piatto. Shahrazad conosce la vita, e la ricostruisce per il piacere del sultano, per avere salva la sua, di vita.

È partendo da questa minuzia, dall’amore per il particolare che Shahrazad mette, notte dopo notte, che diventa facile imbandire la tavola, allora così come adesso. Con una piacevole sorpresa: quasi nulla è cambiato!

L’aspetto conviviale e alimentare è rimasto lo stesso, attraverso i secoli. L’amore per il cibo, per lo stare insieme, per la condivisione del pasto con amici e sconosciuti, con cui si mangiano ‘pane e sale’, come dice un antico detto del Levante arabo. Nel testo di Malek Chebel si ripercorrono usanze e tradizioni, ingredienti tipici, i prodotti della terra e del commercio, le influenze e le radici della cucina.

Il filo rosso, di capitolo in capitolo, sono sempre i racconti di Shahrazad, selezionati dall’autore come a segnare un percorso di iniziazione al libro più letto e più tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano. Condotti per mano da queste favole profumate di spezie, si camminano luoghi fantastici, si attraversano città come Baghdad o Damasco (quest’ultima posta “al centro del paradiso”) e si arriva fino alla cucina di Mouzawak, che con professionalità e insieme con la stessa semplicità di parola della moglie del sultano, ci descrive antipasti, piatti di carne e di pesce, bevante e dolciumi così come appaiono ne Le mille e una notte. E così come ancora oggi riempiono le tavolate arabe. 

Un’interessante bibliografia e le splendide illustrazioni di Anne-Lise Boutin fanno di A tavola con Shahrazad un libro bello, da mangiare anche con gli occhi.

 

 

A tavola con Shahrazad Le ricette delle Mille e una Notte
Malek CHEBEL, Kamal MOUZAWAK
Illustrazioni di Anne-Lise BOUTIN
Traduzione di Fulvia De Luca
Donzelli Editore, 2013
146 pagine
€ 22
ISBN 9788860368737

 

July 21, 2013di: Marta Ghezzi Afghanistan,Algeria,Arabia SauditaBahrain,Egitto,Emirati Arabi UnitiGiordania,Iran,Iraq,Israele,Kuwait,Libano,Libia,Marocco,Oman,Palestina,Qatar,Siria,Tunisia,Turchia,Yemen,

Redazione

Recent Posts

WhatsApp, finalmente il trucco più atteso: puoi rispondere a chi vuoi e nessuno vedrà il tuo accesso

Su WhatsApp finalmente potrai sfruttare il trucco più atteso. Adesso potrai rispondere a chi vuoi…

7 mesi ago

Endless Love, spoiler: Tufan passa un bigliettino a Kemal, svolta assurda

Nei prossimi episodi di Endless Love Kemal riceverà un biglietto da parte di Tufan e…

7 mesi ago

Acquisto casa, adesso è tutto più semplice: nessuno conosce ancora questa (importantissima) agevolazione

Adesso è tutto più semplice per l'acquisto della tua prima casa. Sono ancora in pochi…

7 mesi ago

Non farti spiare quando navighi, la funzione Google che ti permette di salvare la tua privacy

Se non vuoi farti spiare quando navighi, adesso c'è una funzione di Google che ti…

7 mesi ago

Con questa App addio file alla cassa e lunghe attese, passerai sempre davanti a tutti

Ti basta solo un'App per poter evitare di fare la fila alla casa: potrai passare…

7 mesi ago

Aumento incredibile per la tua pensione: basta far parte di questa categoria

Finalmente è in arrivo un aumento incredibile per la tua pensione. Per accedere dovrai solamente…

7 mesi ago