Palestina: l’asse Ashton-Netanyahu

Roma 16 settembre 2011 – Continuano le grandi manovre diplomatiche in vista della seduta del 20 aprile all’Onu, quando l’Anp chiederà ufficialmente alle Nazioni Unite il riconoscimento dello Stato di Palestina. Oggi l’edizione online del quotidiano Haaretz riporta la notizia dell’intenzione da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, di presentarsi alle Nazioni Unite, il 20 settembre, con la proposta di appoggiare una promozione dello status dell’Anp all’Onu, a patto che la Palestina non venga riconosciuta ufficialmente come Stato. La posizione israeliana sarebbe emersa durante i colloqui avuti da Netanyahu con l’Alto rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton, in occasione della missione in Medio Oriente del capo della diplomazia estera europea. Netanyahu interverrà all’Onu venerdì poche ore dopo l’intervento del presidente dell’Anp Mahmoud Abbas ma intanto a far discutere la diplomazia occidentale è anche l’iniziativa personale della stessa Ashton che avrebbe, scrive ancora Haaretz, avanzato una propria proposta, sulla stessa linea di quella di Netanyahu, senza prima consultare gli stati membri dell’Ue. In base alla proposte della Ashton e di Nethanyahu, all’Anp sarebbe riconosciuto uno status giuridico comunque inferiore a quello di Stato
riconosciuto dall’Assemblea Generale. Uno status giuridico attualmente nemmeno esistente presso le Nazioni Unite ma che sarebbe creato appositamente per arginare le pretese dell’Anp. Uno status che impedirebbe di fatto all’Anp di portare Israele davanti alla Corte penale internazionale.

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