Forti del successo ottenuto dalla campagna Stop Agrexco (il maggiore esportatore di prodotti agricoli coltivati nella Valle del Giordano, nei territori Territori Palestinesi Occupati) che ha contribuito al fallimento della ditta, lo scorso dicembre attivisti per i diritti dei palestinesi hanno iniziato una nuova campagna di Bds (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) contro la ditta israeliana SodaStream, produttrice di gasatori per l’acqua di rubinetto, spacciati per prodotti “eco-chic”.
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Alif: l’avanzata psichedelica del khan Hello Psychaleppo: elettro suggestioni d’estate “Nell’anno 1948 sono venuti ad attaccarci” Sonita, da “sposa in vendita” a rapper di successo
Reti, movimenti e associazioni lanciano un appuntamento alternativo alla parata militare dei Fori Imperiali: non carri armati, ma “testimoni di pace”. Oltre 50 i luoghi in cui si celebrerà una Repubblica “altra”, quella che rispetta l’articolo 11, e ripudia la guerra.
Il ritorno occupazionale era rimasto uno dei pochi argomenti in mano alla Difesa per riportare sotto una luce positiva, agli occhi dell’opinione pubblica, il costosissimo programma dei caccia F-35. Peccato che, secondo i promotori della campagna “Taglia le ali alle armi”, si tratti dell’ennesima bufala.
Delle dichiarazioni programmatiche e dell’adozione di strumenti comunitari finalizzati alla loro applicazione non restano che un numero imprecisato, ma altissimo, di dispersi e di annegati nel mare del cinismo mediterraneo.
Delle dichiarazioni programmatiche e dell’adozione di strumenti comunitari finalizzati alla loro applicazione non restano che un numero imprecisato, ma altissimo, di dispersi e di annegati nel mare del cinismo mediterraneo.
L’Italia e i diritti umani. Quale futuro? Intervista* doppia a Christine Weise e Carlotta Sami, rispettivamente presidente e direttrice generale di Amnesty International Italia.
L’Italia e i diritti umani. Quale futuro? Intervista* doppia a Christine Weise e Carlotta Sami, rispettivamente presidente e direttrice generale di Amnesty International Italia.
L’intervento armato in Mali è giunto prima del previsto. Dopo il fallimento dei tentativi di mediazione con i ribelli che controllano il nord del paese e dopo la nuova avanzata verso sud dei militanti jihadisti, la Francia ha iniziato lo scorso venerdì una campagna di “anti-terrorismo” diretta a “ristabilire l’ordine”. Un intervento che rischia tuttavia di destabilizzare ulteriormente il Sahel, e che manca di un’adeguata pianificazione.
Dal 3 al 7 Luglio 2017 il Dipartimento di Culture, Politica e Società (CPS) dell’Università di Torino organizza la quarta edizione della scuola estiva TOMidEast con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con Osservatorio Iraq come media partner.