“A due anni di distanza l’euforia dalla Primavera araba sembra ormai un ricordo del passato”. Si apre così il 23esimo rapporto annuale di HRW, che in 700 pagine racconta la situazione dei diritti umani in 90 paesi del mondo. Anche quest’anno il focus parla arabo.
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Voci di donne/1 Femminismo e Islam, un dibattito aperto
Il diritto islamico istituzionalizza la disparità di genere? Si può combattere per l’uguaglianza abbracciando una fede religiosa? Alcune sostengono che i due aspetti siano incompatibili. Altre, come le femministe islamiche, che non si escludano a vicenda. Il dibattito è aperto: ecco alcune testimonianze.
Nel 2012, oltre 60 soldati stranieri sono stati uccisi dai loro “alleati” delle forze di sicurezza afghane, in attacchi interni noti col nome di “green on blue”. Ma per il giornalista e responsabile dell’Associazione blogger afghani, Nasim Fekrat, l’origine di questo fenomeno è proprio la NATO.
Cosa c’entra lo sport con il rock di cui scriviamo spesso su questo blog? Niente se parliamo di business e solite porcherie, molto se
Due giovani vengono arrestati per aver partecipato alle riprese di Elboulicia Kleb (“i poliziotti sono cani”), video-denuncia del rapper tunisino Weld El 15. Un caso che riporta all’attenzione il tema della libertà di espressione in Tunisia, mentre il rap mediorientale continua ad affermarsi nella sua Intifada musicale.
A Firenze per un viaggio nel cinema mediorientale
Dal 3 all’8 aprile il Medio Oriente torna protagonista a Firenze, con Middle East Now. In arrivo la regina della pop culture mediorientale e “l’Andy Warhol” del mondo arabo.
Nonostante guadagnino in media qualche centinaio di dollari al mese, i futuri sposi afghani ne sborsano decine di migliaia in gioielli, abiti e riti nuziali tradizionali. Afghanistan Today racconta come si svolge un matrimonio-tipo.
Musicista, cantante, ballerina e regista. La vita di Ariana Delawari, giovane artista multimediale afghano-americana, si dipana tra questo bisogno continuo di esprimere la propria creatività e quello di indagare e mostrare al mondo le bellezze e le complessità della terra di suo padre, che ora è diventata anche la sua seconda casa.
Era destinato a diventare il ‘convegno della discordia’, quello previsto per oggi in Campidoglio e che aveva in agenda come ospite il cosiddetto “signore della guerra” Mohammed Mohaqiq. Le proteste, infatti, non si sono fatte attendere, attraverso una mobilitazione e duri comunicati soprattutto da parte del CISDA, il Coordinamento italiano a sostegno delle donne afghane.
Pubblichiamo il comunicato stampa della Cisda Onlus (Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane) sulla sospensione del partito democratico afgano Hamastagi, a cui è seguita l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Augusto Di Stanislao contro le autorità di Kabul. Ma non basta: il governo di Roma deve battersi per la sua reintegrazione.